Nel dibattito che vede coinvolto il mondo della ristorazione sul tema dell’impatto ambientale del settore, non si può sorvolare sul tema di un uso della carne sostenibile.
La carne negli ultimi tempi è sul banco degli imputanti, e non completamente a torto: dalle condizioni di benessere del bestiame in allevamento, alla quantità di risorse impiegate (acqua, ettari di suolo per coltivazioni dedicate esclusivamente al foraggiamento animale) passando per l’utilizzo massivo di antibiotici… le criticità ci sono e non possono essere ignorate.
La sostenibilità è l’ingrediente che non dovrebbe mai mancare in cucina.
Non è un caso se un numero sempre maggiore di ristoranti (dai piccoli ai grandi, incluse le catene della ristorazione) adotta politiche di approvvigionamento degli ingredienti e strategie di costruzione del menù in ottica sostenibile.
Essere sostenibile, per un ristoratore, non significa soltanto compiere scelte consapevoli per la salvaguardia dell’ambiente e dell’offerta di prodotti di qualità certificata, ma anche adottare pratiche di gestione in grado di ridurre al minimo gli sprechi, generando ricadute positive sui costi di gestione dei servizi (e quindi sulla marginalità del ristorante).
Numeri, partnership e storia di un’avventura nata nel 1965. Baldi è sempre in prima linea, conosce ogni variabile e ogni