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Chi sono i Food Influencer e come possono rappresentare un’occasione di sviluppo dell’immagine di un ristorante.

Un food influencer può rappresentare un'opportunità per il tuo business.

Chi sono i Food Influencer e come possono rappresentare un’occasione di sviluppo dell’immagine di un ristorante.

Lo sviluppo delle nuove tecnologie ha permesso la nascita di nuovi canali di comunicazione e, con essi, nuovi attori in grado di veicolare le informazioni: i food influencer ne sono un esempio per il settore del Food.

Il Food è da sempre un argomento capace di attirare l’attenzione, come testimoniato dal successo di programmi televisivi sul tema, pubblicazioni e, in ambito social, lo spopolare di pagine e profili dedicati.

Gli utenti del web fanno affidamento sugli influencer per scoprire nuovi prodotti oppure cercare ispirazione per conoscere nuovi luoghi dove poter provare un piatto specifico o per realizzare loro stessi delle preparazioni.

Per un’attività di ristorazione farsi conoscere attraverso la collaborazione con uno o più food influencers può essere un’opportunità per comunicare ad un pubblico più ampio e far emergere i propri punti di forza attraverso media (i social) che non necessariamente sono presidiati con la dovuta attenzione.

Chi è e cosa fa un Food Influencer

Prima di valutare se una collaborazione con questo genere di professionista possa essere di utilità o meno, bisogna conoscere le caratteristiche di questa figura professionale.

Il mondo degli influencer è molto vario, gli stili comunicativi e il tipo di format cambiano a seconda delle caratteristiche professionali e di personaggio davanti alla camera (che quasi mai coincide al 100% con la “persona” reale), e dalla piattaforma dove viene svolta l’ attività.

Nella sua definizione più semplice un food influencer è: “ qualsiasi creatore di contenuti (content creator) online con un seguito sociale ampio e/o fedele specializzato in contenuti a base di cibo”.

In grado di raggiungere un pubblico globale o comunicare a nicchie e comunità locali, questo genere di influencer può rappresentare una risorsa per creare partnership incredibilmente scalabili al fine di comunicare ad un pubblico specifico messaggi di brand o punti di forza di un determinato menù.

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Le principali piattaforme utilizzate

Instagram, la scelta classica ma ancora ricca di opportunità.

Quando si pensa al binomio influencer- social media, è facile pensare ad Instagram.

Ed è giusto perché Instagram è il social visuale per eccellenza ed è in questo social network, oggi proprietà del colosso Meta Inc., che il fenomeno food influencer è esploso.

Questo perché, in un settore come quello del food, anche l’occhio vuole la sua parte e ad oggi Instagram risulta la scelta di default per diffondere fotografie curate e studiate delle proposte di un menù ad un vasto pubblico.

Sarebbe però un errore pensare che il mondo dell’influencer marketing applicato al settore food si esaurisca solo a questo social.

Sono diversi i social a disposizione, che raccolgono pubblici e content creators con determinate caratteristiche. Identificare quei canali che sono più in linea con le caratteristiche di comunicazione dell’attività di ristorazione, permette anche di sviluppare una influencer strategy capace di parlare al pubblico di riferimento.

Tik-Tok, la stella in ascesa del panorama social

Tra i social, merita una menzione speciale Tik-Tok.

Questo social network, considerato il principale concorrente di Instagram, spopola tra i giovanissimi e si caratterizza dal fatto che il suo algoritmo si basa sulla condivisione di brevi video.

Il formato di questi video è molto dinamico, energico e lascia ampi margini di creatività ai content creators di sperimentare e creare formati che poi possono diventare virali anche al di fuori della bolla Tik-Tok.

Un social da tenere in considerazione se si vuole comunicare con le generazioni più giovani.

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YouTube, un potenziale molto spesso sottovalutato.

E poi c’è YouTube.

Spesso ignorato, YouTube offre un’opportunità assolutamente unica per le realtà del settore food, consentendo loro di rafforzare le connessioni che hanno con i consumatori attraverso la narrazione, l’istruzione e le partnership collaborative con influencer affermati (e anche creatori di contenuti di molti altri tipi).

Questa piattaforma apre le porte a forme di storytelling di lunga durata, offrendo in questo modo agli influencer di YouTube vantaggi unici rispetto ai colleghi che lavorano su altre piattaforme.

Essere in grado di parlare in modo sottile ma creativo di un prodotto per una durata almeno di 15 minuti risulta meno invasivo e incentrato sulle vendite rispetto a un intero post su Instagram che esiste esclusivamente allo scopo di inserire commercialmente dei prodotti. Ciò rende le partnership di YouTube uno strumento di marketing estremamente efficace per i Brand, attraverso la loro pura appetibilità per il pubblico.

Pinterest, un canale alternativo ad IG

Pinterest potrebbe essere una delle migliori piattaforme di social media che le attività del mondo food potrebbero utilizzare per promuovere le proprie proposte e la loro immagine.

Questo è dovuto al diverso funzionamento di questo social, che lo differenzia enormemente da Instagram: Pinterest funge da scheda di ricerca piuttosto che da feed di notizie.

Anche il comportamento degli utenti è completamente diverso: chi va sul profilo Pinterest di un’attività di ristorazione è specificamente alla ricerca di contenuti quali ricette o suggestioni di mise-en-place ai quali ispirarsi per feste, cene o eventi di convivialità tra parenti e amici.

Buone pratiche per una strategia di influencer marketing

Lavorare con un influencer può essere complesso, soprattutto se ci si affaccia per le prime volte a questo mondo.

L’importante è tenere sempre in considerazione alcuni punti fermi della nostra strategia di comunicazione al di là del mezzo che utilizziamo per veicolarla:

  • Il fattore “perché” (why factor) su cui si basa l’attività di ristorazione (concetto alla base del branding, che si esemplifica nelle parole di un importante esperto di marketing e brand, Simon Sinek “i clienti non acquistano ciò che fai, ma perché lo fai”)
  • L’autenticità del Brand (ovvero se ciò che l’Azienda comunica è in linea con i valori della marca).

L’influencer marketing nel settore del food è tanto più efficace quanto il Brand e l’influencer riescono a dare forma ad uno storytelling organico, naturale e non forzato.

Ciò presuppone l’andare alla ricerca di quei creatori di contenuti con cui si condividono argomenti, prospettive, etica e tono di voce e il cui pubblico sia già ricettivo allo stile, al messaggio e valori del ristorante.

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6 step da seguire per iniziare una collaborazione con un Food Influencer

Oltre a identificare l’influencer che meglio si adatta alle specificità del Brand del ristorante, ci sono anche altri aspetti che occorre tenere presente al fine di rendere la collaborazione il più proficua possibile:

  • Pianificare con cura: Prima di contattare un influencer e richiedere una collaborazione, è necessario pianificare  tutto con cura. Innanzitutto sarebbe opportuno che si anlizzassero i motivi per cui si ricorre alla prestazione di questa figura professionale. Quali sono gli obiettivi? L’influencer che si vuole contattare è in linea con la tipologia dell’attività o rischia di attirare una clientela non ideale?
  • Restare con i piedi per terra: Quando si pensa agli influencer, si pensa subito a figure ammantate di successo capaci di muovere milioni di seguaci e trasformare “in oro” qualsiasi prodotto o brand con cui collaborano. Ovviamente si tratta di un’immagine che non corrisponde alla realtà, nessun influencer è di per sé una panacea a tutti i mali, capace con la sua semplice presenza di risollevare le sorti di un ristorante. L’influencer è un professionista con cui è possibile intraprendere un percorso di comunicazione digitale differente ma sempre in linea con un piano marketing studiato con cura.
  • Cercare di puntare su partnership locali: Se possibile, prima di puntare a collaborazioni con influencer celebri a livello nazionale o internazionale, prediligiamo collaborazioni con i player locali. Questo perché normalmente quasi la totalità della base follower di un ristorante è composta da utenti che vivono in prossimità del locale. Per questo motivo il messaggio veicolato da un influencer del luogo risulterà sicuramente più autentico e autorevole, rispetto a quello di un content creator seppur blasonato ma totalmente estraneo al luogo.
  • Collaborare con i micro influencers: con il termine micro influencer si intende quel tipo di influencer la cui base followers non raggiunge cifre da capogiro. I followers sono di solito molto più contenuti in numero ma allo stesso tempo più interattivi e fedeli. Inoltre i micro-influencer tendenzialmente tendono ad essere più proattivi nel creare collaborazioni anche più di lungo periodo.
  • Collaborare a seconda del tipo di contenuti: Non è detto che con un influencer la collaborazione debba tradursi in un rapporto esclusivo per la realizzazione di un determinato numero di post in un determinato periodo di tempo. Ogni influencer ha i suoi punti di forza e la collaborazione dovrebbe puntare ad enfatizzare tali punti di forza: un influencer per la fotografia, un altro per la realizzazione di video-ricette e altri ancora per realizzazione di storytelling coinvolgenti.
  • Delineare i dettagli con cura: Il mondo dell’influencer marketing rappresenta una strada tutta da costruire sia per gli operatori di ristoranti che per i creatori di contenuti. Ciò significa che comunicare le aspettative è essenziale per costruire una collaborazione di successo, dai goals, alle location da utilizzare, passando per i termini e condizioni del rapporto e al compenso; tutti questi aspetti devono essere gestiti con il massimo rigore.

Per concludere

Per un’attività di ristorazione, esplorare il mondo della comunicazione digitale può rappresentare una sfida, fortunatamente si può fare affidamento sui professionisti del digitale per curare e offrire una comunicazione originale capace di raggiungere un pubblico che altrimenti sarebbe stato difficile toccare.

La collaborazione con un professionista come un Food Influencer spesso può essere complessa, soprattutto le prime volte, fortunatamente anche in questo caso l’esperienza Baldi c’è: visita la nostra Academy per farne tesoro.

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