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Food strategy circolare: quando l’informazione crea valore reale
Oggi il food service non può più limitarsi a consegnare prodotti.
Il contesto è cambiato. I ristoratori lavorano in un mercato più veloce, più complesso, più esigente. E le vecchie risposte non bastano più.
Per questo siamo convinti che il valore non nasca dall’assortimento più ampio o dalla logistica più efficiente. Nasce dalla capacità di mettere a sistema informazioni, competenze e visione. È da qui che prende forma il food strategy circolare: un modello che trasforma la fornitura in relazione e il servizio in valore condiviso.
Parole di Luca Scorcella, direttore commerciale, durante il suo intervento nel corso dell’ di celebrazione dei nostri 60 anni di attività.
Informazione come leva strategica per ristoratori e professionisti
Chi lavora nella ristorazione è schiacciato dal quotidiano.
Servizio, personale, costi, urgenze continue. Il tempo per osservare il mercato, leggere le tendenze o valutare nuove direzioni è sempre meno.
Il problema, però, non è la mancanza di informazioni. È la difficoltà di accedere a una visione chiara, organizzata, utilizzabile. Qui entra in gioco il ruolo di chi opera nella filiera.
Oggi non basta più consegnare merce. Serve portare contesto. Far circolare informazioni che aiutino i professionisti a prendere decisioni migliori, a ridurre errori, a lavorare con maggiore consapevolezza. Quando è concreta, l’informazione diventa una leva di redditività. Non teoria. Non contenuto fine a sé stesso. Ma uno strumento che incide davvero sul lavoro quotidiano.
Tecnologia e App: lo strumento non è la soluzione
Spesso si pensa che la tecnologia sia la risposta a tutto.
Non lo è.
È l’ultimo miglio, non il punto di partenza. Uno strumento che funziona solo se alle spalle esiste un sistema capace di raccogliere, leggere e organizzare informazioni reali.
Prima di qualsiasi strumento c’è l’osservazione del mercato. C’è l’ascolto quotidiano dei clienti. C’è la capacità di intercettare bisogni che spesso non vengono espressi perché chi lavora in cucina è concentrato sul servizio, sui numeri, sulle urgenze. Il valore nasce lì.
Quando parliamo della nuova App Baldi MyAcademy, parliamo di uno strumento che mette a sistema ciò che raccogliamo lavorando ogni giorno con ristoratori diversi, su territori diversi, con modelli di ristorazione diversi. Dati, esperienze, segnali deboli. Informazioni che, se restano isolate, non producono valore. Ma che, se collegate, aiutano a prendere decisioni migliori.
La tecnologia non crea valore da sola. Lo abilita.
Funziona solo se inserita in una direzione chiara, in un ecosistema che non si limita a rispondere alle richieste ma prova ad anticipare i bisogni. Quando questo accade, lo strumento smette di essere un fine e diventa un alleato operativo. Silenzioso, concreto, utile. Al servizio del lavoro quotidiano, non sopra di esso.
Creare valore significa aumentare la redditività del lavoro
Il modello circolare non è un esercizio teorico.
È una risposta concreta a un problema reale: la sostenibilità economica del lavoro.
Quando informazioni, competenze dei nostri food specialist e strumenti circolano nel modo giusto, le decisioni migliorano. E decisioni migliori portano a margini più controllabili, meno sprechi, maggiore lucidità nella gestione dell’attività.
È così che il “Food service” evolve a “Food Strategy”: da semplice fornitore a partner di lavoro. Non lavoriamo per il cliente, ma insieme al cliente. Non imponiamo soluzioni, ma costruiamo percorsi che aiutano a creare valore nel tempo.
La redditività non è una promessa.
È una conseguenza.
Conclusione – Il food strategy che funziona è quello che crea ecosistemi
Ed è sulla base di queste riflessioni che Luca Scorcella chiude il suo intervento illustrando la naturale conclusione di questo processo: la complessità non si governa con una singola leva, né con un singolo prodotto.
Funziona chi sa connettere persone, far dialogare dati, mettere a sistema competenze diverse. Il modello circolare non semplifica la realtà: la rende leggibile e gestibile.
Noi non consegniamo solo prodotti.
Costruiamo contesto.
Perché oggi il vero valore nasce da ciò che riusciamo a far circolare.







