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Migliora il rapporto con i fornitori in 4 mosse.

Il rapporto con i fornitori, una risorsa per la tua attività.

La gestione di un’attività di ristorazione implica la gestione contemporanea di una serie di attività, una di queste è sicuramente lo sviluppo, il mantenimento e il miglioramento della rapporto con i fornitori.

Un rapporto su cui vale la pena investire, poiché ogni fornitore è potenzialmente un vero e proprio partner per lo sviluppo dell’attività e non solo il canale con il quale un ristorante si approvvigiona di servizi e/o materie prime.

In Baldi abbiamo maturato una lunga esperienza sul tema del rapporto con i fornitori, esperienza che riportiamo a comune utilità in questo articolo.

L’importanza di costruire un rapporto profondo

Quando si affronta il tema dell’approvvigionamento di materie prime di solito il pensiero si sofferma principalmente sul costo delle stesse o sull’idea che stiamo facendo un’acquisto o peggio ancora che stiamo sostenendo una spesa.

Di conseguenza, quando si pensa alla gestione di questi costi, la questione si riduce sostanzialmente all’ottimizzazione o addirittura all’annullamento di alcuni ordini.

Tuttavia, fermandosi un attimo a ragionare e cambiando sia prospettiva sia approccio possiamo trasformare il rapporto con il fornitore in una relazione strategica e piena dì opportunità.

Una relazione di successo con un fornitore dovrebbe poggiare su tre pilastri:

  • vantaggio reciproco
  • coerenza
  • fiducia

Per realizzare un salto di qualità nel rapporto con i fornitori, al fine di ottenere una relazione che si basi sui tre punti sopra citati, consigliamo di seguire un piano d’azione che si snoda in 4 passaggi.

A seguire

Partire dai propri bisogni

Al fine di migliorare il rapporto con i fornitori, occorre innanzitutto conoscere che cosa vogliamo e cosa ci aspettiamo.

Il primo step sarà dunque partire dai bisogni dell’attività.

Occorre tracciare una sorta di “status quo” dei rapporti che sono in essere con i fornitori.

Condividiamo qui di seguito qualche domanda che può essere di aiuto in questo step, l’importante comunque è di procedere ad un’analisi critica e costruttiva.

L’obiettivo è quello di ampliare la percezione del fornitore, cercando di rispondere a diverse domande, al fine di sondare punti di vista, bisogni, desideri ma anche della situazione in essere.

Ecco, a mo’ d’esempio, alcune delle domande che è utile porsi:

  • Per gli sconti che applicano?
  • Per le Dilazioni chef anno sui pagamenti?
  • Perché trovano merce economica?
  • Perché sono puntuali e rigorosi?
  • Perché hanno sempre ciò che chiedo?
  • Come valuteresti i rapporti attualmente in essere?
  • Ci sono dei fornitori che per te sono particolarmente strategici?
  • Pensi ci siano prospettive per un salto di qualità nei rapporti con qualcuno (o tutti) di loro?
  • Come dovrebbe essere il rapporto ideale secondo te?
  • Sono chiari tutti i modi in cui un fornitore da venditore può essere invece un partner attivo e strategico?
  • Quanti sono i fornitori su cui fai affidamento?

Cercare di migliorare il rapporto con i fornitori già esistenti

Avendo risposto alle domande qui sopra, ecco una fotografia della situazione contingente.

Sarà così possibile identificare i fornitori particolarmente strategici e che possono rappresentare perciò una leva di crescita e sviluppo.

Cosa significa stringere relazioni più forti?

Molto spesso non significa comprare di più e più spesso ma meglio.

Questo implica chiedere al fornitore, dialogare cercando di capire la sua effettiva preparazione, la sua conoscenza del settore, dei prodotti.

Perché questa sua conoscenza è forse per te una risorsa ancora più preziosa dei prodotti stessi: potrà darti spunti, informazioni, stimoli a beneficio del tuo management.

Oppure cercarne di nuovi, attenendoti ai risultati dell’analisi

Se dopo aver analizzato la situazione, non viene identificato neanche un fornitore con cui intraprendere questo percorso di relazione più approfondito, magari questi consigli possono tornarti utili.

In questa nuova fase di scouting si deve essere in grado di valutare i candidati anche dal punto di vista delle prospettive future e di una crescita insieme.

La fiducia si basa sull’onestà

All’inizio di questo articolo abbiamo sottolineato come la fiducia sia uno dei pilastri su cui si basa un rapporto volto alla crescita insieme.

Come costruire la fiducia? La fiducia si basa sull’onestà.

Sia che si voglia coinvolgere in un percorso nuovo un fornitore già attivo o che ci si appresti a stringere una collaborazione con uno nuovo, occorre basare questa relazione sull’onestà.

Cosa significa? Molto semplice: occorre essere chiaro in quello che ci si aspetta dalla relazione.

Per prima cosa bisogna delineare tutto nei dettagli:

  • Delinea il budget
  • Sii chiaro sulle necessità del tuo servizio e sulle capacità del magazzino
  • Cerca di coinvolgere anche i responsabili della cucina

Così facendo entrambe le parti saranno consapevoli di cosa c’è bisogno e chi deve adempiere a che cosa.

Ma l’onestà non implica solo onestà nelle aspettative di servizio: se l’obiettivo è stringere un rapporto costruttivo e profondo con i fornitori bisogna essere disposti a farli entrare nel proprio mondo e viceversa.

Scegliendo soprattutto il fornitore che è in grado tanto di rispettare, quanto di capire e soprattutto interagire con la tua impresa interpretando il benessere di questa come una meta comune.

Poiché ogni azienda ha i propri metodi di controllo qualità, sicurezza alimentare e gestione logistica, sarebbe auspicabile che i fornitori comprendessero parte dei processi interni; bisogna, quindi, prevedere del tempo per delineare queste procedure.

Mostrare ad esempio al proprio fornitore come viene misurato internamente il raggiungimento di un obiettivo o al contrario cosa viene ritenuto inaccettabile. Se si dedicasse più tempo alla condivisione di queste informazioni, si ridurrebbero o si azzererebbero i rischi di errori futuri.

In questo modo il fornitore sarà in grado di parlare la stessa lingua della tua Azienda e quindi offrire il proprio supporto nel migliore dei modi possibili.

Non temere essere più informale con i fornitori

I fornitori non sono i rappresentanti senza nome e senza volto di un’azienda: sono persone.

Ecco perché si consiglia di intrattenere con loro un rapporto più caldo e, perché no? Anche un po’ più informale.

Non significa creare un rapporto di amicizia: il rapporto deve sempre basarsi sul rispetto reciproco e entro i limiti stabiliti dalla natura della relazione.

Ma è sempre utile ricordare che un rapporto professionale non è necessariamente sinonimo di freddo e “asettico”.

Rivolgere delle piccole attenzioni (dal chiedere “come stai”, al essere calorosi nell’accoglienza qualora il fornitore venga in visita)  rendono il rapporto più caldo e offrono un valore aggiunto alle interazioni commerciali.

Una relazione di questo tipo, risulterà in un rapporto più stretto ed affiatato: un ottimo punto di partenza  per raggiungere migliori obiettivi di business.

Lavorare e crescere insieme nel digitale

La tecnologia offre innumerevoli occasioni, che si aggiungono a quelle del mondo reale.

Perché quindi non socializzare anche nel mondo digitale? Per esempio si potrebbero coinvolgere i propri fornitori nella comunicazione online.

Qualche attività da testare insieme:

  • Realizzare post social coordinati (con tag reciproci)
  • Quando condividi una foto di un tuo piatto, se utilizzi una loro materia prima, taggali e rendi la notizia visibile a tutti
  • Lascia recensioni positive quando possibile

Si tratta di attività semplici da eseguire che non richiedono di investire grandi quantità di tempo (o denaro) che però evidenziano il grado di affiatamento della relazione e l’attenzione che dedichi alla stessa.

Inoltre, si tratta di un’attività che risulta vantaggiosa per entrambi, con il minimo sforzo entrambi ne raccoglieranno i frutti: ampliamento della visibilità, cobranding, referenza incrociata… sono solo alcuni dei risultati coseguibili.

 Sfruttare la relazione per testare nuove strategie

Una relazione profonda tra Azienda e fornitore, potrebbe essere il catalizzatore per testare insieme nuove strategie, nuove idee di menù e nuovi prodotti.

Da un lato si avrebbe la possibilità di sperimentare e capire come modificare il menù mentre il fornitore avrebbe il vantaggio di sperimentare i propri prodotti.

Da questo punto di vista, perciò, il rapporto con i fornitori non si esaurisce in un mero rapporto commerciale, ma una vera e propria sinergia volta alla crescita reciproca.

E se questo è vero, perché non coinvolgerlo per un piano di crescita e sviluppo condiviso?

Per concludere

La ristorazione è un settore meraviglioso, ricco di idee, originalità e qualità ma al tempo stesso è un mondo pieno di insidie.

In un periodo storico dove le certezze sembrano andare in frantumi, fare rete potrebbe essere una possibile soluzione alle difficoltà contingenti, ecco perché è importante migliorare il rapporto con i fornitori.

Ci auguriamo di essere riusciti, con questo articolo, a riflettere insieme su questa tematica dal momento che, siamo certi, rappresenti una delle chiavi per il successo di ogni azienda.

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